Paolo Guidi – Consulente & Formatore per la Ristorazione | Controllo di Gestione e Marketing

Cos’è il Food Cost e Perché è così Importante nella Ristorazione

In un ristorante il successo non si misura solo dal numero di coperti o dalle recensioni online. Dietro ogni piatto ben riuscito c’è una gestione attenta dei costi, e uno dei più importanti è proprio il food cost.

1. Che cos’è il Food Cost?

Il food cost rappresenta quanto ti costa produrre un piatto, in termini di materie prime (ingredienti). È un dato espresso in percentuale rispetto al prezzo di vendita. Ad esempio, se preparare un piatto ti costa 3 euro e lo vendi a 10 euro, il food cost è del 30%.

2. Qual è il valore ideale?

Il valore ideale varia in base al tipo di ristorante, ma in generale un buon food cost si aggira tra il 25% e il 35%. Valori superiori indicano che forse stai spendendo troppo in materie prime o che stai vendendo a un prezzo troppo basso. Valori troppo bassi, invece, possono essere un segnale di piatti poco generosi o di prezzi troppo alti rispetto alla qualità percepita.

3. A cosa serve davvero il Food Cost?

Molti pensano che il food cost serva solo a risparmiare, ma non è così. Il suo vero scopo è pianificare.
Significa sapere esattamente quanto ti costa ogni piatto, con quale margine lavori e come puoi strutturare al meglio il tuo menù.

Conoscere il food cost ti permette di:
• Prevedere i margini di guadagno.
• Gestire le scorte in modo più efficiente.
• Stabilire prezzi realistici e coerenti con la tua offerta.
• Fare scelte consapevoli, ad esempio su cosa promuovere, cosa togliere o cosa migliorare.

Quindi, non è una guerra al centesimo, ma uno strumento per lavorare in modo professionale e sostenibile.

4. Come si calcola concretamente?

Per calcolare il food cost reale, serve fare l’inventario e considerare tutti gli ingredienti usati, comprese le quantità. Ecco un esempio:

5. Attenzione agli sprechi e alle porzioni

Il food cost non tiene conto solo degli ingredienti “sulla carta”, ma anche degli scarti, degli avanzi, dei piatti lasciati a metà o delle porzioni troppo abbondanti. È importante che la cucina abbia procedure chiare:
• Tagli precisi.
• Conservazione corretta degli alimenti.
• Uso creativo degli avanzi (es. pane raffermo per crostini).
• Formazione del personale.

6. Food Cost e menù: un equilibrio da trovare

Non tutti i piatti devono avere lo stesso food cost. Alcuni possono avere margini più bassi, ma attrarre clienti (es. una pizza margherita a buon prezzo), mentre altri – come antipasti o dessert – possono avere margini più alti e compensare.

Il segreto è l’equilibrio complessivo del menù, dove piatti più “redditizi” bilanciano quelli più “popolari”.



Conclusione

Controllare il food cost non significa tagliare la qualità, ma saper gestire in modo intelligente ciò che entra e ciò che esce dalla cucina. È uno strumento fondamentale per ogni ristoratore che vuole avere sotto controllo i numeri e lavorare con serenità.

Ricorda: il food cost non è uno strumento di risparmio, è uno strumento di gestione.
Chi lo conosce, pianifica meglio, lavora con più tranquillità e costruisce un’attività solida nel tempo.

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